venerdì 16 febbraio 2018

Titolo brutto

Come promesso, ecco il post sui film. Il titolo è brutto perché che cosa dovevo scrivere? I migliori film blablabla? Previsioni per gli oscar blablabla? Dai, che cagata è? Che sono, Internazionale? Linkiesta? Siamo seri, su.

Cooooomunque, direi di strutturare la cosa in questo modo: dato che dei film che avevo sull'hd ne ho visto circa la metà, e che la cosa più impellente sono gli Oscar, farei prima le mie preferenze per questi ultimi e poi dopo vado con la "classifica", che in caso potete tranquillamente saltare. Tutto spoiler free, ovviamente. Anzi, cercherò di non parlare proprio della trama del film, because that's how I roll. Allora, capitolo Oscar.



CHI DOVREBBE VINCERE GLI OSCAR 2018 SECONDO IL MIO INSINDACABILE PARERE?


Allora, partiamo da un presupposto che è bene espletare subito. Dei miei due film preferiti visti nel 2017 solo uno è candidato all'oscar, ed è Lady Bird. Ed è tranquillamente il film più adorabile di sempre, quindi per me dovrebbe vincere qualsiasi cosa ever. Vedrò di tenere a bada i miei istinti ed il mio amore verso La Santissima Trinità (Saoirse Ronan, Timothée Chalamet e l'unica fantastica splendida Greta) ed essere obiettivo. Nonostante stiamo parlando delle mie preferenze. Vabbé ci siamo capiti dai.
Altro presupposto: quest'anno i film candidati agli oscar sono tanta tanta roba. Era dall'anno in cui erano candidati Her, 12 Years a Slave, Gravity, Dallas Buyers Club e American Hustle che non c'è tutta questa qualità. Che bello. Poi ci sarebbe da fare tutto il discorso che ormai la gente guarda i film candidati all'oscar aspettandosi i grandi film "da cassetta" degli anni 90 o i kolossal Disney per i quali paga il biglietto e si trova davanti magari Moonlight (che, a scanso di equivoci, è un film DI CRISTO) e dice che ormai fanno tutti cagare, e perché questo succede?, e come si può risolvere? eccetera eccetera, però quello è un discorso talmente ampio e talmente pessimista che onestamente non voglio affrontarlo manco marginalmente. Se Lady Bird vi fa cagare, non è un film di merda - non lo è secondo nessuno standard - è solo che i vostri gusti sono molto per i film d'azione o i drammoni storici. Lady Bird è un capolavoro.
Altro presupposto: è bene ricordarsi che gli Oscar, ora più che mai, non sono un giudizio sul film più bello in assoluto, ma sono principalmente uno strumento promozionale. Da noi i film candidati, con pochissime eccezioni, sono usciti o usciranno tra fine gennaio e fine marzo, e negli USA la situazione non è molto diversa. Per guardare Phantom Thread ho dovuto aspettare fino al 7 febbraio perché è uscito al cinema praticamente a natale. E dovrebbero premiarlo, eventualmente, a marzo. Non ha senso, converrete. Teniamo presente questa cosa quando si scriveranno i post su facebook il 5 marzo (che che non farà nessuno perché saremo tutti attaccati alla maratona di Mentana).
Ultimo presupposto: i film candidati alle grandi categorie li ho visti quasi tutti. Tutti tranne Mudbound, The Darkest Hour, I Tonya, Roman J. Israel Esq., All the Money in the World, The Greatest Showman. I don't care about them. Ho visto quelli belli, diciamo. Poi probabilmente Mudbound e I, Tonya li guarderò anche, ma sinceramente non mi interessano per niente. The Darkest Hour, poi... date l'oscar a Gary Oldman e non fatelo uscire neanche, il film, che due palle.
Andiamo con le categorie.

MIGLIOR FILM E MIGLIOR REGIA

Categorie complesse. Storicamente no, ma da quando seguo io gli oscar, spesso si premiavano i due migliori film che si scambiavano i due premi. Quindi, ripeto, nonostante il mio cuore vada sempre e per sempre a Greta, e nonostante il clamoroso snub di The Florida Project, per me Lady Bird dovrebbe vincere come miglior film e Paul Thomas Anderson come regia. Perché la regia di Phantom Thread è una madonna virulenta, si potrebbe prendere ogni. singolo. fotogramma. di quel film e metterlo in cornice e sarebbe comunque un quadro bellissimo. Dicevo di Florida Project che pure lui ha fatto un lavoro simile, ma principalmente sulle scene in esterno. PTA è stato costante e perfetto e bravissimo e io gli voglio bene.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Qui onestamente si può pescare nel mucchio, uno vale l'altro, sono tutte storie stupende. Se mettiamo da parte il mio amore per Greta, direi che forse è meglio che non lo vinca lei perché gran parte della magia del film è nel complesso di performance degli attori, nel timing (la scena nel grande magazzino per il vestito per me è devastante, perfetta, stupenda, ogni volta che la vedo piango), nella regia eccetera eccetera. Quindi meno uno. Discorso identico, per filo e per segno, per Get Out. Quindi meno due. Volendo anche per The Shape of Water. Quindi meno tre. The Big Sick, per quanto mi abbia fatto tanto piangere e abbia fatto diventare Kumail Nanjiani uno dei miei esseri umani preferiti al mondo, alla fine è una romcom. Forse la migliore di sempre, ma sempre una romcom. Quindi via anche lui. Rimangono i tre manifesti. Mi sembra che siamo tutti d'accordo, no? No? Bene.

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Vabbé, qui Call Me by Your Name, col secondo che arriva settimo.
No dai, anche Molly's Game mi è piaciuto, ma lì ha fatto tutto Aaron Sorkin e io per Aaron Sorkin ho un debole. Comunque CMBYN regna sovrano dall'alto dei cieli.

MIGLIOR ATTORE

Timothée Chalamet.
Obiettivamente Daniel Day-Lewis è stato più bravo, però al cuor non si comanda. E poi vaffanculo, già ne ha tre, non facesse l'ingordo.

MIGLIOR ATTRICE

Saoirse ti voglio bene
Anche perché tanto vince anche qui (meritatamente) Frances McDormand, quindi fatemi amare in pace l'accento più bello di Hollywood. Dai seriamente, guardate quando fa l'accento della valley girl verso la fine, come fate a non amarla come fosse vostra figlia? Vòglimi bene, Saoirse.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Anche in questo caso vincerà Sam Rockwell dei tre manifesti, quindi qui dico che dovrebbe vincere Willem Dafoe solo per dare qualche considerazione a Florida Project che, ripeto, è stupendo.

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Allison Janney,  perché le voglio bene. E perché premiare anche qui la mamma di Lady Bird sarebbe noioso.

MIGLIOR CANZONE

UN CAPITANO, C'È SOLO UN CAPITANO
E incredibilmente potrebbe anche vincere davvero (SPOILER: no it doesn't).

MIGLIOR COLONNA SONORA

Jonny Greenwood, sia perché tra i candidati è la migliore, sia perché sai che gusto a poterlo chiamare "academy award winner Jonny Greenwood"? (SPOILER: non vince manco lui)

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Questa è davvero difficile. Il cuore mi dice The Shape of Water, ma con Blade Runner 2049 uno sputo dietro.

MIGLIOR MONTAGGIO

Vogliamo dare a quel filmone bellissimo di Baby Driver qualcosa, sì o no?

ALTRE CANDIDATURE SPARSE

Allora, film d'animazione sicuramente Coco, senza competizione. Mi dicono che Paddington 2 fosse molto bello, ma fin quando decideranno di continuare ad escludere i film giapponesi, la Pixar dominerà la categoria come i Warriors in questi tre anni. Di miglior film straniero ho visto solo The Square e, nonostante in una scena si vedano le tettine dell'amore mio Lizzy Moss, e nonostante sia un film estremamente interessante, se dovesse vincere mi incazzerei come un animale. Degli altri candidati non ne ho visto ancora nemmeno uno, ma quel muscolo rattrappito che ho nella parte sinistra del petto mi dice che The Insult sia davvero bellissimo. Per le altre candidature tecniche, che in genere sono vinte dai blockbusteroni coi supereroi e cagate simili, spero che The Shape of Water li seppellisca tutti, ma non succederà purtroppo. Se a Star Wars o alla Marvel gli togli pure l'oscar per miglior montaggio sonoro che cosa gli rimane?, chiudono tutto e dichiarano bancarotta.

Ora, andiamo con questa sorta di classifica quasi completamente scevra di film europei o orientali, e quindi razzista. Top 10 e poi 4 riserve (perché 4 e non 5? Boh.).

TOP 10 (DALLA 10 ALLA 1)


10) Coco, di Lee Unkrich e Adrian Molina

Siamo tornati a livelli alti. Non ai massimi, però anche il secondo gradino della Pixar è altissimo. Tra l'altro l'ho visto al cinema e davvero è una gioia. Sia per gli occhi che per il cuore.











9) Shin Godzilla, di Hideaki Anno

Quando danno libertà ad un genio, questi sono i risultati. Un film su Godzilla in cui Godzilla ha un ruolo meno che secondario. Stupendo. Da vedere doppiato: io l'ho visto subbato e ho dovuto mettere in pausa ogni 3x2 perché i dialoghi sono tantissimi, complicati, in burocratese, e in più è pieno di scritte. Anche se non vi piacciono i film di mostri, questo vi piace. Poi dai, Hideaki Anno. Pure la colonna sonora ha quegli echi di Evangelion che mi hanno fatto gocciolare. Che tesoro.









8) The Florida Project, di Sean Baker

Un film fatto di bambini che giocano. Che film di merda, direte voi. E invece. I bimbi ti portano in posti bellissimi, e ovviamente sono una grossa mossa Kansas City per parlare di quello che sta attorno a loro. C'è un video di Nerdwriter che accenna un po' alla cosa, ma comunque non leggete niente e guardate il film, fatevi 'sto favore. Poi in caso cercate altro, ma non dovreste neanche averne bisogno.








7) your name., di Makoto Shinkai

Ho delle riserve sul finale, però Shinkai è Shinkai, e quando riesce a non esagerare col pathos i risultati sono questi. Il tema di quest'anno sembra essere "film che ti gonfiano il cuore di gioia e speranza verso il prossimo". Film stupendo. Stupendo.










6) The Shape of Water, di Guillermo del Toro

Il tema è quello del film di cui sopra e di alcuni film di cui sotto. Tutto bellissimo, un mare (pun fully intended) di tenerezza.












5) Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh

Qui invece tenerezza manco per il cazzo. A prescindere da tutto quello che il film ci vuole dire, la cosa che mi ha fatto impazzire è che la storia è una mazzata e, nonostante questo, si ride. "Black humor" non è sesso droga e pastorizia, è questo.









4) Call Me by Your Name, di Luca Guadagnino

Un regista italiano, per fare film così belli senza Toni Servillo, deve farli in America. Madonna che nervoso.
Anche questo rientra nel filone "cuore colmo di giUoia". E Sufjan. E pesche.










3) Phantom Thread, di Paul Thomas Anderson

Un'eleganza, una raffinatezza imbarazzante. Non riesco a trovare tanto altro da dire. Maestoso.















2) Lady Bird, di Greta Gerwig

Avevo aspettative alte già prima che uscisse, tant'è che quando l'ho visto il pensiero è stato il classico "sì per carità, molto molto bello, ma chissà che mi aspettavo". Poi siccome era cominciata la promozione e le due erano sempre in giro per talk show, podcast e cose simili, nelle settimane successive ogni volta che mi ritrovavo a pensare al film mi mettevo a piangere. È una roba che rimane. Il Moonlight di quest'anno, ma forse anche meglio di Moonlight, per quanto completamente diverso.






1) The Handmaiden, di Park Chan-wook

Uno pensa "vabbé il film nuovo di Park Chan-wook si guarda per forza, non sarà sicuramente meglio di Oldboy ma brutto non potrà essere." E invece sai che non siamo poi così lontani?
Dopo 'sto film lui è uno dei miei preferiti. Visivamente The Handmaiden è pazzesco, la storia è qualcosa che non riesco neanche a descrivere tanto è complicata e inaspettata e bellissima. Un film come ne vedrete pochi nella vita.
Consiglio di vederlo sottotitolato perché una delle cose più gustose del film sono i cambi - importanti anche ai fini della trama - di lingua tra coreano e giapponese. Sia per quello, sia perché o così o così, non penso che lo vedremo mai doppiato in Italia, 'sto capolavoro.






 ̶A̶n̶d̶ ̶t̶h̶a̶t̶'̶s̶ ̶a̶l̶l̶ ̶f̶o̶l̶k̶s̶
NOOOOOPE

Avevo detto che avrei messo anche le riserve, quindi eccole. Stavolta in ordine alfabetico.
Baby Driver, di Edgar Wright
Il film più "divertente" che ho visto nel 2017.
Get Out, di Jordan Peele
Ora, ho sentito un casino di gente dire "eh ma dai, ma che è?, ma non è bello!". Uno: yes it is. Due: negli USA è un fenomeno culturale perché tocca dei nervi che lì sono scoperti, noi ancora non li abbiamo perché i negri preferiamo non considerarli proprio quindi figurarsi. E poi francamente è un ottimo horror.
Molly's Game, di Aaron Sorkin
Come dicevo, io per Sorkin perdo la testa. Avete presente The Big Short, o comunque quel genere di film americani in cui tutti i personaggi hanno sempre magicamente delle battute super brillantissime pronte e le sparano alla velocità della luce una dopo l'altra? Bene, questo è uno di quei film. Ed è un bel film, nel senso, non è che l'unica cosa bella del film è la quantità quasi sadica di dialogo. Però è un bel surplus.
The Post, di Steven Spielberg
Come ha egregiamente spiegato Seth Meyers nel video a cui vi rimando se cliccate su un punto qualsiasi di questa frase, The Post è semplicemente un newspaper movie. Avete presente Spotlight? Beh ecco, non siamo poi così distanti. Qui in più ci sono solo duecentomila personaggi, tutti fatti da attori bravi bravi bravi e che mi sarebbe piaciuto veder recitare in lingua originale, e lo gira Spielberg, che in certi momenti si fa amare profondamente.

Tre titoli che non ho visto ma che vedrò presto e sicuramente saranno bellissimi o quantomeno belli (titoli cliccabili, vi rimandano alla scheda su IMDB):
Good Time, distribuito nel nostro amorevole paese in C I N Q U E copie, e tipo un mese dopo l'uscita in sala l'hanno messo su Netflix, per fortuna (clic clic clic)
Thelma, che avevo iniziato a vedere tipo alle undici e mezza di sera e al primo segno di inquietudine ho dovuto chiudere perché sarebbe finita che non avrei dormito.
On the Beach at Night Alone, di cui non scrivo il titolo originale perché, se tanto mi dà tanto già col titolo in inglese non lo vedrà nessuno, figurarsi col titolo coreano. Comunque di 'sto film non so nulla, tranne il fatto che il mio sesto senso mi spinge con decisione a premere play uno di questi giorni.

And THAT's all folks.
In chiusura, una maglietta che vorrei davvero tanto (o se non dovesse essere quella nella foto - che si può comprare qui - c'è anche quest'altra che va benissimo). Nel senso, se vi avanzano degli euri... non voglio suggerire niente, eh... però... ecco...


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